LA STORIA

Piazza Scammacca Disegno Storico

Situata al centro della città, alle spalle del Duomo e della Piazza dell’Elefante, in Piazza Scammacca sorgeva una chiesa: la Chiesa Maria SS. Del Rosario annessa al convento di Santa Caterina da Siena dei padri domenicani.

1610

La Fondazione

Una disposizione testamentaria per la costruzione di un convento e di una chiesa, dal 1643 dedicata a Santa Maria del Rosario. Così sorsero nella contrada Civita, abitata allora dalla nobiltà cittadina, il convento e la chiesa.

La chiesa era adorna di stucco reale e finissime pitture, toccata tutta d’oro, “con magnificenza così grande, che si rendeva la più bella, grande vaga e sontuosa chiesa a tempio di questa città”
(AA.VV, Recuperare Catania, a cura di Salvatore Barbera, Roma 1998).

1693

L’anno del Terremoto

La prima data storica documentata, anno del Terremoto del Val di Noto, considerato il terremoto più forte mai registrato nell’intero territorio italiano. Questo evento catastrofico provocò la distruzione di oltre 45 centri abitati e a Catania morirono 16.000 persone su una popolazione di circa 20.000.

“L’undici di gennaio alle ore ventuno ad Acireale senza musica si ballava, chi sotto le pietre e chi sotto le mura, e chi invocava la misericordia divina”.

Molte chiese sparirono e altre resistettero, come questa chiesa, sostenuta dalla fede e dalla generosità dei confrati. Il sito possedeva già al suo interno un chiostro con colonne in marmo e un dormitorio per i padri domenicani; in realtà non era ancora completa prima di quel terremoto, fu in quella occasione che iniziarono i lavori della chiesa al suo interno e quelli per la costruzione del convento. Lavori che durarono per quasi 100 anni.

1856

Lavori ultimati

In questo periodo i padri domenicani affidarono a diversi Mastri l’incarico di completare e abbellire l’interno della chiesa che fu completata definitivamente, con le sue 3 navate divise da 10 pilastri, ancora visibili e forse una testimonianza che resta di questa magnificenza.

Piazza Scammacca 1856

1860

Teatro di bombardamento

I Catanesi si scontrano contro le milizie Borboniche, la chiesa e gli affreschi al suo interno subirono diversi colpi di fucile. Il periodo storico è quello dell’Unità d’Italia.

1900

Bellezza storica

Nei primi anni del ‘900 era una delle chiese più importanti di Catania, scelta dalle famiglie aristocratiche per celebrare matrimoni e funzioni religiose importanti. Oggi, se fosse stata ristrutturata anziché demolita, sicuramente avrebbe fatto parte del Patrimonio dell’UNESCO.

1943

La II Guerra Mondiale

Stavolta viene bombardata durante la seconda grande guerra ma non crollò del tutto. Venne danneggiato il secondo ordine della facciata principale, una parte dell’ingresso laterale e parte della navata centrale.

1951

Vendesi una Chiesa

Dopo tutti gli anni spesi a ricostruirla e gli ingenti sforzi economici, nel Luglio 1951 i padri domenicani decidono di vendere tutto. Della notizia rimane anche un articolo di giornale pubblicato sul quotidiano La Sicilia.

“Noi pensiamo però che i danni subiti dalla Chiesa, essendo danni di guerra, dovrebbero essere riparati a spese dello Stato e così ridarla all'ammirazione dei catanesi".

1955

Acquistata dal Privato

E così, quel bellissimo luogo fatto di fede e di resilienza, viene acquistato da un privato: il Commendatore Mario Barbagallo, il quale affidò all’ Ing. Sebastiano Piana l’incarico di Riadattamento e Soprelevazione dell’immobile ad un magazzino (nel piano inferiore) e per la sua abitazione privata (al primo piano).

Nel progetto si doveva mantenere tutta la struttura esistente originaria, senza demolirla. Motivo per cui oggi sono ancora visibili le colonne interne che suddividevano le 3 navate, parte della sagrestia, il portale principale della chiesa e la stanza che collegava la Chiesa al Monastero.

Ulteriori utilizzi dell'immobile:
1978: Fondazione Verga
1998: Archivio storico del Comune di Catania
2005 : Tesoreria Comunale
Logo Piazza Scammacca

2022

Uno spazio che si apre alla città

Una Chiesa con più di 400 anni di storia che non va dimenticata. Per noi sarà un nuovo luogo per il cittadino. Il sito, così come tutta Catania, racchiude in sé il motto di una città che nove volte fu distrutta e ricostruita, sempre più bella e forte, come la sua scorza, come è nel suo carattere: Melior de cinere surgo.

“Dalle mie ceneri rinasco ancora più bella”
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PIAZZA SCAMMACCA CATANIA

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